―――Se una moneta d’oro dopo essere stata lanciata fosse caduta su croce, bastava quello per fare in modo che una persona venisse uccisa.

Al modo di comportarsi di quello strano padrone, Frederica non riusciva a nascondere il suo disgusto.

Dopo aver ripulito un cadavere senza testa dal ricevimento, Frederica ha cambiato i tappeti sporchi e ha preparato cibo per i mercenari del 『Pandemonio』.

“I destini degli altri, lasciati letteralmente alla fortuna…… Ti senti come se fossi diventato un dio?”

Mentre sollevava l’intero corpo di un cadavere, Frederica, sapendo fin troppo bene il motivo della sua impotenza, mordeva forte con le zanne affilate, e tremando di rabbia teneva dentro i suoi sentimenti.

Frederica Baumann era impiegata e lavorava lì perché Emilia ――― la principessa del capo dell’organizzazione noto come『Re del Giudizio』, aveva fortemente implorato per averla.

Quel giorno, mentre la villa era piena di aria gelida , era convinta che avrebbe perso la vita a causa del grande spirito che l’aveva tradita, ma per qualche ragione si era svegliata qui.

E così, con un collare intorno al collo, ha offerto se stessa e ha iniziato a lavorare come cameriera per quella persona detestabile.

Quanta sbadataggine deve esserci nel proprio lavoro, per non poter incontrare quell’assurdo sguardo.

“――Padrone, perdonami, ti prego.”

I pasti del suo capo, la regola era che Frederica li avrebbe dovuti portare direttamente in camera sua.

A parte Frederica, lui non affidò questo compito a nessun altro, e se il cibo non veniva cucinato proprio da lei, si rifiutava di mangiarlo. Che si trattasse di una cosa di cui andare fiera, lei non aveva assolutamente quella sensazione.

In primo luogo, non fu per la bravura o per la fiducia che a Frederica era stato affidato quel compito. Semplicemente lui pensava che lei non avrebbe provato a fare cose stupide, tuttavia quel tipo di convinzione non avrebbe tenuto.

“Entra.”

Dopo aver udito il suono di molte serrature che si sbloccano, con un singolo ordine lei aveva il permesso per entrare.

Seguendo i suoi ordini, con il carrello del cibo al seguito, Frederica entrò nella stanza del suo padrone.

Quella stanza segreta, a differenza dell’edificio dagli arredamenti lussuosi, era più grande ma allo stesso tempo abbastanza semplice e priva di umanità.

I quattro angoli della stanza contenevano molti libri che non si riuscivano a distinguere per argomento.

I libri ammucchiati disordinatamente erano impilati dappertutto, era una cosa che la precisa Frederica non riusciva a sopportare. Ma, avere la sua stanza pulita, quella persona lo odiava profondamente.

Forse, era preoccupato che qualcosa potesse essere installato nella stanza.

Saperlo con certezza era impossibile, la ricerca continua di esso non era una cosa da persona prudente ma piuttosto da codardo. ――È un comportamento spregievole.

“Padrone, dovrei fare qualcosa per questi documenti caduti?”

“….Ah. Si, per favore. Trova qualcuno che possa capirne qualcosa”

Dicendo ciò, con un gesto della mano, puntò il dito verso degli scritti con una calligrafia incomprensibile sparsi sul pavimento.

A prima vista, sembravano semplicemente degli scarti, o delle bozze incasinate, ma in realtà erano la fonte di ricchezza dell’organizzazione―― e una serie di segreti che il Re del Giudizio portava dentro di sé.

“Quella zona potrebbe non servire a niente….. Non riesco nemmeno a comprendere la struttura di quei motori. Come immaginavo, i problemi sul cibo sembrano quelli più comprensibili….”

Mentre si lamentava, guardava da qualche altra parte evitando di incrociare lo sguardo del suo padrone.

Quello di cui lui stava parlando. Non lo aveva mai visto prima, nessun tipo di conoscenza o di cultura che lei aveva appreso poteva essere collegata a quelle cose.

Incontrando un sacco di gente, quel ragazzo dai capelli neri aveva ripetutamente preso importanti decisioni ――― Tuttavia è un dotato pioniere della cultura e ha delle idee geniali,

Con quei vari frammenti di conoscenza da lui pronunciati, aveva acceso un fuoco nei saggi che vivevano nell’ombra.

Le persone normali non avrebbero capito le idee del ragazzo, ma i saggi li verificavano superficialmente, ne dibattevano ed infine stabilivano una teoria.

E così, con questi vantaggi enormi, lui che non aveva nulla era pian piano diventato uno dei cattivi più grandi.

“Ora come ora, non si può ridere della conoscenza moderna dei guerrieri.”

Frederica sapeva che tempo fa, il suo padrone si era lamentato delle gesta per le quali veniva elogiato. Quando lei l’aveva menzionato, lui non aveva riso affatto.

E così, da un lato causava sofferenza a molte persone, dall’altro creava così tanta felicità, era l’unica parte del suo padrone dai capelli scuri che non era crudele.

Anche come esistenza problematica a cui l’umanità dovrebbe porre rimedio, il suo cervello aveva un certo valore.

Questo, essere irraggiungibile. Era decisamente unico al mondo, non c’erano dubbi―― Forse in quel senso, avrebbe potuto avere qualcosa in comune con Roswaal.

“――――”

“Frederica, il cibo. Prima, mangia un boccone.”

Anche mentre era assorta nei suoi pensieri, Frederica stava preparando diligentemente il pasto da servire.

Questo ragazzo, era solo pelle e ossa, uno scheletro in apparenza. Il problema non erano le sue porzioni ad essere carenti, ma la causa era prettamente mentale.

Una buona fetta di persone che erano state ferite, derubate e provavano del rancore nei suoi confronti, si sono fatte coraggio e le ho viste tornare. Essere la sua domestica, non la faceva sentire benissimo, ma probabilmente non vomitava perché non voleva farlo.

“Padrone, prendi questo.”

Perché i pasti erano stati preparati per due?

Tutti i menu erano per due, posti su grandi piatti sul tavolo. E da ogni piatto Frederica prendeva un solo morso. Controllare la presenza del veleno era uno dei suoi ruoli.

Lei non ne aveva mai aggiunto. Ma “avrei voluto farlo”, ogni tanto lo pensa.

Era solo che, per Frederica, il lavoro di una cameriera aveva occupato gran parte della sua vita, ed era prezioso per lei. Le persone che le hanno insegnato e quelle con cui è in contatto, quando pensa a loro si ricorda di non dover commettere atti di violenza.

“Allora, vado fuori, se c’è qualcosa per favore chiamami.”

“Certo.”

Durante i pasti, al suo padrone non piaceva essere visto.

A causa di questo, avendo finito di preparare il pasto, Frederica sentiva che era il momento di andare, e si stava ritirando dalla stanza.

Sparsi sopra la scrivania vi erano, una lista scritta con i membri dell’organizzazione. Accanto a quella lista, poteva essere intravista una moneta d’oro.

In quel momento, avendo compreso il significato di ciò, Frederica non poté nascondere la paura che correva lungo la sua schiena.

“Padrone――”

“Frederica.”

Guardando dietro, a quello che Frederica aveva definito il suo padrone, un paio di neri occhi vuoti la fissavano.

Guardando quella profonda oscurità , Frederica deglutì. Davanti a lei, il suo padrone si avvicinò lentamente alla scrivania e coprì quella lista.

E successivamente, prese la moneta che aveva di fianco, poggiandola sul pollice e lanciandola per aria.

“――Testa.”

Con un rumore spensierato, quella moneta lanciata cadde nella mano sinistra del ragazzo. Lui l’afferrò e dopo aver controllato il lato che si trovava rivolto verso l’alto, sorriese a Frederica.

“E’ uscita testa , Frederica.――Il tuo fratellino e tua nonna sono al sicuro.”

“――Ah”

“Esci e non tornare finché non ti dico che puoi entrare.”

Alle parole del suo padrone, Frederica annuì come una bambola senza parlare.

E così, incapace di nascondere gli occhi che sgorgando, bagnavano le guance di lacrime calde, lasciò la stanza. Poco dopo, Frederica, mentre si copriva il viso, cominciò a correre.

“Wa, waaa….. waah!”

Non poteva dirlo, a nessuno, non una parola. Lui non l’avrebbe perdonata.

Come, siamo arrivati a questo punto?

Perché, le è successo questo?

Quei giorni alla tenuta, trascorsi con le sue due kohai e quel padrone problematico――― dove erano finiti?

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Traduzione: Tycho-SNJoseph

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