In quel bizzarro  castello all’interno di uno strano paesaggio, Emilia correva a piedi nudi.

Pur avendo trascorso un anno all’interno del Pandemonio, Emilia di quel castello aveva visto solo bianco. Al di fuori della sua camera, e fuori dall’edificio, era tutto completamente inesplorato per lei.

Non aveva mai cambiato atteggiamento. L’interesse di Emilia non era indirizzato a questo mondo.

Ora, la sua preoccupazione era rivolta solo al ragazzo che aveva continuato a cercarla, era solo per quella persona.

“Emilia-sama!” 

Chiamata per nome, con un’espressione sorpresa Emilia si fermò.

Cadeva a pezzi quello che era una volta il Pandemonium. Era un ragazzo dai capelli ardenti e gli occhi blu che aveva chiamato Emilia nel corridoio bianco con la finestra rotta.

“Reinhardt…..”

“Stai bene, Emilia-sama? Sono felice di poterti incontrare di nuovo.”

Anche in questo luogo, aderendo alle buone maniere e alla posizione di un cavaliere, era fin troppo coraggioso ed elegante.

Ad aver corso al fianco di Emilia e chinato la testa di fronte a lei vi era quel giovane, Reinhardt van Astrea. Ma alla sua apparizione, Emilia tremava con occhi sconcertati.

“Reinhardt, questa ferita sembra grave. Stai bene?”

“Non c’è bisogno di preoccuparsi. Tuttavia, non posso certo dire che si tratti di un graffio.”

Alle parole pronunciate da Emilia, Reinhardt si rilassò.

Ma le condizioni di Reinhardt in quel momento, per lui quella, era una situazione inimmaginabile.

Il suo corpo era ricoperto da innumerevoli ferite e, anche ora, senza fermarsi, gocce di sangue rosso precipitavano nel corridoio bianco. Su quelle nobili e intrepide guance erano sparse delle ciocche di capelli cremisi, e nel suo respiro che non sembrava mai disturbato ora era decisamente percepibile una traccia di stanchezza nel ritmo, e sul suo volto.

Quell’ uniforme bianca da cavaliere era sporca e ricoperta di sangue, ma la cosa più scioccante era――,

“La tua, spada.”

“Che questa sia un’occasione per la 『Spada del Drago』di essere estratta, lui ha ritenuto fosse necessario.”

Quella spada mai estratta, mai usata, tramandata attraverso la famiglia Astrea, la『Spada del Drago』Reid brillava di luce bianca.

Quella lama, in questo castello, contro chi l’aveva brandita? Contro chi l’avrebbe brandita in futuro? 

“In ogni caso, che Emilia-sama sia al sicuro è una fortuna… Vieni via con me. C’è una carrozza in attesa fuori dal castello. Con essa, andremo verso Lugunica-”

“A Lugunica… Adesso, dove ci troviamo?”

“Qui siamo, al confine di una città-stato del Kararagi su una collina rossa vibrante… Trovare l’organizzazione ha richiesto un grande sforzo, ma ci siamo riusciti grazie ad un competente ufficiale di intelligence e ad una spia.

Mentre rispondeva alle domande di Emilia, Reinhardt si preoccupava di ciò che lo circondava.

Che anche ora le scosse continuassero significava che da qualche parte in questo castello la battaglia stava continuando ad avere luogo. Reinhardt avrebbe voluto aiutare i suoi alleati.

Per quanto fosse coperto di ferite, era ancora il più forte del Regno―― No , l’uomo più forte del mondo.

Una volta raggiunto da lui, anche la distruzione del Pandemonio era solo questione di tempo.

Senza di lui――.

“Emilia-sama, ora questo posto――.”

Abbandoniamolo in fretta, forse Reinhardt stava cercando di dire quello.

Ma, quelle parole, da parte dell’Emilia che gli aveva voltato le spalle, furono improvvisamente interrotte.

“――――”

Non fu che un istante.

Da dietro, colpendo l’addome di Reinhardt, una spada di ghiaccio lo attraversò di netto. Quel gelo di ghiaccio invase il suo flusso sanguigno, distruggendo le sue interiora. Il 『Santo della Spada』, a seguito di quello shock mai provato prima tossì sangue.

“Emilia, tu–”

“Ah”

Reinhardt, ancora incapace di capire cosa fosse successo, cadde in ginocchio. Guardando quella figura prostrata, Emilia fissò con aria assente le proprie dita bianche.

Quello che aveva fatto, stava realizzando solo ora che era stato davvero un atto inaspettato.

―――Se questo tradimento fosse provenuto genuinamente dal cuore di Emilia, Reinhardt lo avrebbe potuto bloccare.

Ma siccome non era un attacco che conteneva ostilità e intenzione di uccidere, il potere intuitivo di Reinhardt non poté essere usata per evitarlo. Di certo neanche la difesa di Reinhardt avrebbe potuto essere penetrata, se le sue Benedizioni Divine avessero funzionato correttamente.

Ma questo posto era il Pandemonio, e quella stessa Emilia non riusciva a decidersi――― E quella era stata, per Reinhard, una debolezza fatale.

“Io, non posso….. Non quello. Subaru, no. Reinhardt, non quello. Subaru, non lascerò che venga ferito. Io ho bisogno di…..”

Scuotendo la testa per dire che non era d’accordo, Emilia disse veramente ciò che pensava. 

Quell’atto improvviso, la ragione per cui inconsciamente attaccò Reinhard, era che la sua esistenza dopo aver distrutto il Pandemonio ora stava prendendo di mira Natsuki Subaru, lo aveva capito.

È perché istintivamente sapeva che non avrebbe potuto porre fine a quella realtà.

Emilia, che inconsciamente proteggeva Subaru, non aveva altra scelta che uccidere Reinhardt.

“Subaru è, il mio….”

Quella questione, arrivando a questo, Emilia aveva capito i propri sentimenti.

Ancora e ancora, Subaru era venuto a cercarla, e lei guardandolo mentre si riposava, in quel periodo anche Emilia era stata salvata.

Come Subaru aveva bisogno di Emilia, anche Emilia aveva bisogno di Subaru.

Io lo proteggerò. Se io, non proteggo Subaru, allora….”

“Emilia-sama, questo è….”

“――Puck! Per favore!”

Soffiando una brezza gelida, quella pelliccia d’argento svolazzava splendidamente nel corridoio bianco.

Improvvisamente, davanti alla sua carne che congelava come se fosse esposta a un forte vento, disegnando una linea di sangue nell’aria, Reinhard venne spinto indietro con forza. E, tossendo sangue, sollevò la spada.

Quegli occhi celesti fissavano la 『Strega della Glaciazione』e la『Bestia della Fine』, allineati.

“Mi dispiace, Reinhard. I desideri di Lia sono le mie speranze. Se sei così indebolito, anche io potrei vincere. Puoi pensarla come una crudeltà felina.”

“Per favore, Reinhardt. Vattene, lascia in pace me e Subaru.”  

“――Questo, non è possibile.”

Pur avendo causato questa situazione, stava cercando ancora di trovare una soluzione soddisfacente. Davanti a Emilia in queste condizioni, Reinhard scosse la testa.

Le negoziazioni erano già fallite. Quando l’altra parte aveva impegnato energia in un attacco a sorpresa――― No, forse Reinhard stesso, anche considerando la sua ferita, potrebbe aver accettato l’offerta, se la situazione lo avesse permesso. Ma i principi di Reinhard, tuttavia, questi erano già una situazione che non lo permettesse. 

“In quanto capo delle『Pleiadi』, il『Re del Giudizio』Natsuki Subaru ha già ucciso, a cominciare dall’assassinio di Roswaal L. Mathers, considerando anche gli abitanti dell’Impero di Vollachia, quelli nella Città-Stato del Kararagi e del Sacro Regno di Gusteko, un totale di 126.700 persone.”

“Solo dai danni fatti direttamente si arriva a quel numero. Considerando anche i danni indiretti che ha causato si aggiungono altre vittime, quel numero aumenta di un altro ordine di grandezza. Non importa cosa, non è un male che può essere ignorato.”

Le parole di Reinhard risuonarono serie e celavano una richiesta.

Ascoltando le sue parole e venendo a conoscenza delle azioni malvagie di Natsuki Subaru, lui sperava che Emilia potesse cambiare idea, pensava ad un risvolto del genere.

In verità, Emilia aveva subito uno shock. Bloccata nella sua stanza, essendo statole affidato solo il ruolo di vegliare sulla faccia addormentata di Subaru, non sapeva nulla delle sue malefatte. Aveva vagamente immaginato che era stata portata fuori da quella villa dopo l’ uccisione di Roswaal, ma.

Colpita da quello shock, Emilia chinò la testa.

Shock, era sicuramente uno shock. Ma lo shock sentito profondamente da Emilia, non derivava dalla delusione per il peso e il numero di peccati di Subaru――,

“――Scusa, Reinhardt. Nonostante questo, per me, Subaru è prezioso.”

Anche dopo aver appreso di quegli atti malvagi, la sua ossessione per Natsuki Subaru non era vacillata affatto, apprendendo che era quella la fonte del suo shock. I sentimenti di Emilia, pur sapendo la verità, non erano cambiati.

“――Euh.”

Reinhard si morse il labbro dopo che Emilia si era così pronunciata. E alzando poco dopo il viso  impugnò la sua Spada del Drago,

“ ――Dalla stirpe del『Santo della Spada』,Reinhard van Astrea.”

“Io invece sono Emilia. Solo, Emilia.”

Avendo detto ciascuno il proprio nome, immediatamente dopo un lampo bianco distrusse il piano superiore del Pandemonio.

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Traduzione: Tycho-SNJoseph

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