“――――”

Davanti al cadavere di quell’uomo con la gola tagliata, Halibel stava fissando con occhi socchiusi.

Abilità lodabile.

Il cadavere di quel vecchio uomo mancava di rigidità nelle mani e nei piedi, e la testa che era caduta sul tappeto stonava con il contesto.

La salma era come un corpo che aveva perso solo la propria vita, ed è per questa ragione che poteva essere definita una spoglia fatta ad arte.


Ma il cadavere non era altro che un cadavere e, pensare che fosse strabiliante, giudicarlo in quel modo, non era un passatempo nel quale indugiava.

“Oh, Ouueh ……Eh.”

Guardando quella spoglia sanguinante, il ragazzo sul trono teneva la bocca serrata.

Aveva già visto il momento in cui una persona diventava un cadavere molte volte, ma riguardo a quanto il suo temperamento fosse sensibile, non mostrava alcun segno di essersi realmente abituato a quella vista.

“Dopo averlo ordinato, comportarsi in questo modo con il morto, non è decisamente offensivo? Abituarsi ai cadaveri, non ve lo chiederei, ma per lo meno cercare di evitare di crearne, che ne pensi?”


“Anche io, non sto uccidendo per divertimento …Questo. Non sono neanche capace di guardarlo , eppure sono presente a una tale scena comunque, ma oltre a questo…”

“E’ essere ingannevoli.”

Verso il suo capo che teneva un fazzoletto di fronte alla bocca, combattendo la nausea, le parole del suo collega nei suoi confronti non avevano assoluzione.


Di certo la parte che aveva ragione era── Quella di Cecilus. Che il suo capo non mostrasse rabbia in risposta era una prova che sapesse che le sue azioni portassero il marchio dell’inganno.


Mentre guardava la faccia del giovane ragazzo che era diventata pallida come quella del cadavere, Cecilus, con un disinvolto “Comunque”, continuò a parlare. Il suo sguardo stava ancora fissando la salma, quel povero vecchio caduto.

“Questa tua contraddizione mi sembra strana,” disse, “una conversazione così tranquilla finita con un ordine improvviso di uccidere, mi hai sorpreso, capo. Mi sarei aspettato che sentissi un po’ di rimorso.”

Parlando così, Cecilus gonfiò le labbra con insoddisfazione. Non era un comportamento appropriato per un uomo sui vent’anni, ma la testa e l’aspetto si addicevano l’una all’altro, quindi gli calzava bene.


La sua sorta di bellezza umana era come sempre ciò che gli permetteva di tenere questa condotta.
Comunque, quando Cecilus lo fece notare, anche il ragazzo contorse la guancia,

“E quindi, non te l’ho detto? Non avrei voluto doverlo uccidere. Come gli ho detto, volevo credergli. Un volto che mentiva o qualcosa di simile, non ho visto neanche quello.”
“Allora perché?”

“Anche se non sembra che stiano mentendo, i bugiardi mentiranno dopotutto.”

Mentre Cecilus lo fissava con sorpresa in volto, il ragazzo che si era inginocchiato sul trono si morse il labbro.

In quella vita terribilmente scarna, si poteva scorgere un desiderio irremovibilmente forte.
Halibel e Cecilus, cosa fosse successo in passato, non lo sapevano.
Ma nel passato di quel ragazzo entrambi credevano che si dovesse essere presentata quella situazione.

Sorridendo e comportandosi in maniera amichevole, qualcuno deve aver accatastato dubbi e ferite nel suo petto, e mentre con le dita lo trattavano gentilmente, con le labbra devono aver sputato odio e malizia, quel tipo di esperienza.

Un passato di tal genere deve aver fatto da insegnante a questo maestro.

“Prima taglia i boccioli, poi rompi i rami. Non verrò mai raggirato due volte.”

Il ragazzo si strinse la spalla e premette le unghie sulla sua clavicola. Si poteva vedere quelle unghie entrare brutalmente, la pelle essere lacerata, era sicuro che quel sangue stesse colando.

Questo era per lui un rituale necessario a mantenersi, quei subordinati che stavano con lui già da un po’ lo sapevano, e nessuno poteva fermarlo.


Appena fu soddisfatto con il dolore, il ragazzo si alzò lentamente dal trono,


“Il corpo, pulitelo e seppellitelo. E deve essere inviato un emissario al loro negozio. Tutto deve essere confiscato, ma se loro non si oppongono non trattateli malamente. Se rifiutano, purificate la famiglia e bruciate il negozio. Quando l’acquisizione finisce, presentategli il prossimo in carica e fateli seguire il piano. Con ciò, sarà deciso se distruggerli o meno.”

Con un tono calmo, il ragazzo diede questi ordini a quelli nella stanza che potevano sentirlo.Per chiunque, e non solo, ma anche nei confronti di chiunque, questo era un ordine ardito da dare.


Queste richieste che non si preoccupavano del processo ma piuttosto del risultato, facevano funzionare il gruppo correttamente, focalizzandosi sui risultati del gruppo, non quello di ogni singola persona, la forza dell’organizzazione poteva essere mantenuta in sesto.

E così, se qualcuno che aveva avuto un’opportunità avesse portato al fallimento, il rischio che tutto venisse perso era minore, e con il potere di tutti il lavoro veniva portato a termine.──Questo era l’ideale ambiente di lavoro.

──Come una famiglia esemplare, o un’amante, una ricchezza, una vita, molte altre cose.

Assicurare la salvezza di queste cose come assicurazione era il compito del ragazzo.

E quindi il “Re del Giudizio”, come veniva chiamato e temuto, questa era il modo di combattere di quel timido ragazzo.

“Capo, ha dimenticato il cappotto.”


“Ah, grazie.”


Stando in piedi dietro quel ragazzo che si era avviato verso l’entrata, Halibel sistemò gentilmente un cappotto nero sulle sue spalle.



Sistemandolo leggermente sulle sue spalle, aggiunse anche una parola di sollecito――Immediatamente dopo i baffi di Halibel si intorpidirono per l’intento omicida rilevato. Davanti a questa intensità, Halibel abbassò gli occhi.


La fonte di tale intento, che non riusciva a controllarlo, era il ragazzo di fronte a lui.

Probabilmente, era perché era stato dietro di lui.

“…..Halibel-san, non voglio ucciderti.”

“Hahaha, allora semplicemente non uccidermi. Usami bene, invece.”

“Ma non essere capace di controllare un oggetto e distruggere te stesso con esso, non è percaso lo scenario peggiore?…”

Borbottando tra sé, ponderando i suoi metodi per uccidere l’assistente di fronte a lui, il ragazzo si infilò la giacca.
Quelle parole lamentose vennero velocemente spazzate via, ma non erano uno scherzo.

Avrebbe, se fosse stato possibile, provato a uccidere Halibel.


Era solo che, lo sforzo per ucciderlo, l’insufficienza della sua preparazione per ucciderlo, e i problemi generati dopo averlo ucciso, era meramente questo ciò che lo avevano fatto convinto di non ucciderlo, questo era tutto.


“Capo, capo. Queste offerte che ha portato la persona, dove dovrebbero essere spostate?”

“Beni offerti….. I contenuti, quali erano?”

“I contenuti erano… Ah, c’è una pietra magica. Da dove sono venuti a conoscenza dei gusti del capo, sono arrivati a pagare un omaggio così costoso, davvero, mi dispiace anche per loro.”

“Tagliarli a testa è stata un’idea di Cecilus, quindi…..”

All’entrata della stanza, il ragazzo che era stato criticato contorse le guance. E a quell’attitudine disinvolta di Cecilus, sospirò.

“La pietra magica, ti chiederò di mandarla nella mia stanza. Con il resto fai ciò che preferisci.”

“Sì, sì, capito perfettamente. E, capo.”

“…Che c’è.”

Il capo che stava facendo suoni scontenti, a quel ragazzo Cecilus toccò l’occhio con un dito.
“Quelle occhiaie, sono piuttosto marcate. Forse dovresti dormire dolcemente vicino alla principessa per un po’?”


Alle parole di Cecilus, la lingua del ragazzo lasciò andare dei suoni infastiditi. Cecilus rise, ma intorno a lui gli altri uomini si gelarono per la tensione nei loro corpi. Era possibile che, per quel fastidio, si potesse ordinare di compiere l’assassinio di Cecilus.


Di certo in quella situazione uccidere Cecilus non sarebbe stato così facile. Usare ogni potere disponibile in quell’edificio, in qualche modo avrebbero dovuto provare a fare un patto anche con Halibel.

“――Ci penserò.”

Fortunatamente il ragazzo non lo ordinò frettolosomante, ma si girò pronunciate quelle parole.
Con questo una sensazione di sollievo si diffuse in tutta la stanza, e gli uomini guardarono la schiena del capo che se ne stava andando.

Quell’incauta incapacità di Cecilus di capire l’atmosfera era stata recentemente una delle più grandi preoccupazioni di Halibel.

“Anche io, essere in grado di vincere contro questo gruppo non è davvero qualcosa di cui sono confidente…”

Scuotendo il kiresu che aveva in bocca su e giù, Halibel fissò la figura del ragazzo che si allontanava.


All’inizio, in quanto figura più anziana associata, la sorveglianza e simili doveri erano stati presi in carico da Halibel. Ciononostante, sia dentro che fuori dalla villa, le minacce che lo avrebbero di fatto potuto danneggiare erano poche.


Alcune erano frenate dal timore, e molte altre semplicemente non erano a conoscenza della sua esistenza.


“――――”

Facendo attenzione, Halibel guardò quel ragazzo che valutava tutto con occhi socchiusi.
In quell’edificio, non era soltanto la sala di ricevimento a essere decorata con varie opere d’arte e dipinti.


Per mantenere quella ricchezza sgargiante, stava usando tutto il suo corpo per difenderla.


Mostrando l’autorità della sua ricchezza, e ostentandola, si sarebbe dovuto evitare di creare nemici innecessari, questo era il piano in teoria.

Vincere senza lottare, aveva detto quel ragazzo, ma poteva decisamente essere chiamato strano.

Di certo in quanto tale una ricchezza opprimente e il potere erano soggetti al risentimento e all’invidia degli altri. Alla fine, qualsiasi cosa fai i nemici appariranno. Il metodo di quel ragazzo era semplicemente per ridurne il numero.


E, se la quantità fosse stata ridotta, sarebbe stato necessario solo avere a che fare con il resto usando la forza più tardi.

“Halibel-san… Per favore controlla bene Cecilus per frenarlo dall’esplodere.”

“Capito, lascialo a me, il capo dovrebbe andare a vedere la principessa.”

“Ok.”

Aver accettato il consiglio di Cecilus forse lo infastidiva, il ragazzo rispose con guance rilassate.
Con quell’andamento, le gambe dei due finirono nel luogo più celato dell’associazione――Nella parte più interna dell’edificio chiamata 『Pandemonio』, giungendo dinanzi ad una porta rigorosamente sorvegliata.

―――Su quella porta, c’erano così tanti lucchetti che una persona che l’avesse vista per la prima volta sarebbe rabbrividita, ce n’erano con diverse chiavi e un sacco erano chiusi.

L’ammontare di toppe si avvicinava alla cinquantina, mostrando chiaramente l’importanza di ciò che giaceva dall’altro lato della porta, così come la meticolosa, tenace e ossessiva natura della persona che l’aveva preparato.


Ma, soprattutto, quello che rendeva l’ossessione del custode più ovvia era il fatto che le chiavi che entravano in quelle toppe e aprivano la porta, nessuna di esse esisteva al mondo.


Cioè, questa porta non sarebbe mai potuta essere aperta da alcun metodo normale.

Per aprirla, allora――,

“―――Puck.”

“Sono stato chiamato, quindi sto appar-nyanyanyan.”

Ricevendo la chiamata di quel ragazzo, con una voce estenuante ed eccessivi lampi di luce, un gattino dalla pelliccia grigia apparve improvvisamente per aria.


Con un’attitudine sciocca e un aspetto carino dall’esterno, ma detenendo un potere assoluto, quel grande spirito―――L’esistenza conosciuta come Puck, fluttuò giù e atterrò sulla spalla del ragazzo.

“Yo, sei qui di nuovo dopo un po’ di tempo, è Lia la ragione per cui sei venuto?”

“La porta, aprila.”

“Mmh, che succede? Che tono è, se rovini l’umore del padre potresti non essere in grado di vedere sua figlia dopo, sai, i sentimenti di un padre che ha una figlia in un’età così matura, se potessi capirli di più mi renderesti felice..”

“Puck.”

Sulla cima della sua spalla, Puck si stava strofinando i baffi.. Il ragazzo lo chiamò.
Vedendo la faccia del giovane marcata da occhiaie profonde, Puck disse qualcosa come “Ara-ara” e così lasciò andare un sospiro.

“Lo sopporti finché non vieni lasciato di nuovo a tremare ansiosamente così, quindi è inevitabile. Questo tuo sforzo è encomiabile, quindi chiuderò un occhio solo questa volta.”


Dicendo ciò, con un’aria soddisfatta, Puck riunì le sue corte zampe e puntò verso la porta. E, attraverso queste toppe che mancavano di qualsiasi chiave, una luce leggera uscì fuori.

Click-
Poco dopo, le fioche luci divennero chiavi di ghiaccio, e infilandosi nelle toppe suonarono una melodia.

Il metodo di aprire una porta che non si può aprire– il segreto è creare una chiave che non esiste.

“È una bella gatta da pelare. Se ci fosse una serratura dovremo trovare una chiave, ma in quel caso sarebbe troppo facile e se riuscissimo ad aprirla con un-imitazione, sarebbe comunque un problema.”

“C’è anche un incantesimo , quindi se qualcuno che non sia io avesse provato qualcosa di simile, quella notizia avrebbe raggiunto me e te, e inoltre io sarei di sicuro qui con Lia.”

“Esattamente.”

Alle parole di Puck, Halibel comprese e fu d’accordo.

Senza nemmeno fare attenzione alla risposta, il ragazzo pose la sua mano sulla porta aperta e si fermò. Alle sue spalle con un viso che fingeva ignoranza aspettava Halibel. Alzò lo sguardo verso quella faccia.

“Halibel-san, puoi andare ora.”

“Davvero? Ma, anche io dovrei salutare la principessa ognitanto, non crede…?”

“Puoi andare ora.”

Quelle parole dette senza molto rimuginare, furono immediatamente rifiutate.

Halibel certamente accettò che era un rifiuto definitivo. Non era qualcosa per cui valesse la pena di mordere e rifiutare di lasciare il bastone, così Halibel masticò un pò il suo kiseru e si allontanò.

“Se succede qualsiasi cosa puoi chiamarmi.”

“――――”

Quel ragazzo gli stava dando uno sguardo di avvertimento con la mano ancora sulla porta. Halibel gli diede la schiena e si incamminò.

Finchè non girò l’angolo, e non fu più in vista, lo sguardo di quel ragazzo gli stava forando la schiena.

Sempre in allerta, piuttosto che pieno di cautela era più una persona timorosa. Quello era il suo capo.

“Ah, siccome l’ho detto così, non mi chiamerà di sicuro allora.”

Con un barbottio debole, Halibel soffiò fumo dalla sua pipa mentre guardava in alto.

Il fumo colpì il soffitto, e senza aver dove andare, si disperse.

――—Qualunque cosa fosse, lo si poteva pensare come un segno del loro destino.

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Traduzione: Vulcan-SNJoseph

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